La storia di Trapani: tra mito e realtà
Trapani, la città a forma di Falce, trae le sue origini dalla mitologia greco-romana. Secondo il Mito Romano, la città di Trapani, sarebbe sorta dalla falce caduta dalla dea Cerere mentre quest’ultima sorvolava sul suo carro alato i cieli della Sicilia alla ricerca della figlia Proserpina: la falce caduta in mare si mutò in una lingua di terra a forma di falce sulla quale sorse una città, per tale forma detta appunto Drepanon ("falce" in greco antico). Trapani, è conosciuta anche come la città bagnata dai due mari, situata nella punta estrema della Sicilia occidentale sorge infatti su una lingua di terra bagnata da un lato dal Canale di Sicilia (il Mar Mediterraneo), e dall’altro dal mar Tirreno. Trapani è anche la Città del Sale, l’oro bianco della Sicilia, e la città della pesca per eccellenza, legata da millenni a quest’attività primaria della mattanza del tonno rosso. Una città dominata e attraversata da una vasta mescolanza di popoli e culture, che nel tempo hanno trasformato e plagiato il territorio: i cartaginesi, che fecero di Trapani un importante porto per il controllo dei vari scali commerciali e ne finanziarono la costruzione di mura e fortificazioni fino alla fine della prima guerra punica; i romani; gli arabi che segnarono profondamente la città con la loro presenza, nell’architettura, nell’agricoltura, nell’arte, nella lingua, nella cultura; i normanni, sotto i quali trapani visse un grande periodo di prosperità; gli spagnoli, creatori della Torre di Ligny, uno dei simboli della città di Trapani.