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Cosa fare a trapani in un weekend

Cosa fare a trapani in un weekend

Se soggiornerete a Trapani per due giorni, avrete la possibilità di visitare oltre che la città anche i suoi dintorni.

Ecco l’itinerario pensato per voi

1° Giorno: Erice, giro del centro di Trapani e cena tipica trapanese

2° giorno: la Riserva Naturale dello Zingaro e/o San vito lo Capo


1°GIORNO

Alla scoperta del Borgo Medievale di Erice

Erice è il Borgo medievale fra i più Belli d’Italia che secondo la leggenda fu fondato dall’eroe virgiliano Enea per accogliere le spoglie del padre Anchise.

Erice dista circa 15 km da Trapani ed è raggiungibile in auto (in circa 25 minuti dal centro della città) o con la funivia panoramica che in 10-15 minuti porta sul Monte Erice.

Giunti ad Erice vi sembrerà quasi che il tempo si sia fermato: un labirinto di strade ripide e vicoletti circondate da edifici in pietra avvolti da una nebbia quasi sempre presente, anche in estate, botteghe di artigianato tipico con ceramiche finemente decorate, tappeti variopinti e l’odore nell’aria di squisiti dolci a base di mandorla e frutta candita vi trasporteranno in un’atmosfera incantata.

Cosa vedere ad Erice

Il Castello di Venere

Uno o degli edifici più affascinanti di Erice è senz'altro il Castello di Venere, una fortezza costruita dai Normanni tra il’XI e il XXI secolo e così chiamato perché dedicato alla dea della fecondità Venere. Qui oltre che ammirare i resti della fortezza e vedere vari reperti archeologici come il pozzo di Venere, le terme romane, il ponte di Dedalo, le carceri borboniche, è possibile godere di una vista meravigliosa che abbraccia le saline, la città di Trapani e le isole Egadi. 

Il Giardino del Balio

I Giardino del Balio, realizzato a fine ’800 per volere del Conte Pepoli, circonda l’area in cui si trova il Castello di Venere e la Torretta Pepoli. Qui respirerete un’atmosfera di pace e serenità, circondati da una rigorosa vegetazione.

Torretta Pepoli

Ai piedi del Castello di Venere e all’interno dei giardini del Balio, si trova Torretta Pepoli. Si tratta di un edificio eclettico in stile liberty, fatta costruire nel 1870 dal Conte Agostino Pepoli come angolo di studio e di meditazione personale. La torretta si articola su 4 piani e nel 2014 è divenuta sede dell’Osservatorio per la Pace nel Mediterraneo.

Il Duomo di Erice 

Conosciuta anche come il Real Duomo o chiesa Matrice, il Duomo di Erice fu costruito durante il IV secolo d.C. e poi, Federico III, Re di Sicilia, lo ampliò in stile gotico come regalo al popolo, poiché era stato accolto a Erice dopo la sua fuga da Palermo. A fianco si trova la Torre di Re Federico, un tempo torre di avvistamento ed oggi campanile del Duomo. Al suo interno potrete salire su ben 110 scalini ed ammirare tutto il panorama di Erice.

Il quartiere Spagnolo

Il quartiere Spagnolo è una fortezza del 1600 costruita per ospitare i soldati spagnoli e mai ultimata. Nelle sale restaurate, si trova una raccolta dedicata all’arte contadina e marinara dal titolo “Arti e mestieri di una volta”. Ciò che rende unico questo luogo è sicuramente la vista sul territorio e soprattutto sul mare: da qui è infatti possibile ammirare in tutta la sua bellezza la parte costiera compresa tra monte Cofano e la tonnara di Bonagia.

La chiesa di San Giuliano e La Chiesa di San Martino

La Chiesa di San Giuliano è uno dei più antichi luoghi di culto cattolici di Erice. Al suo interno ornato da stucchi barocchi e opere d’arte in ceroplastica sono custoditi i Misteri di Erice, ovvero gruppo scultorei realizzati in tela, legno e colla e che rappresentano la Passione di Cristo.

A circa 300 metri dalla chiesa di San Giuliano si trova la Chiesa di San Martino, caratterizzata da un’insolita facciata rosa e dallo stile gotico-barocco. Al suo interno troviamo eleganti affreschi e stucchi, il coro in legno intagliato di Bernardo Castelli e la statua in legno di San Martino a cavallo.

I dolci di Erice

Dolci tipici del borgo ericino ed assolutamente da provare, sono le genovesi ericine, prelibatezze a base di pasta frolla farcite con crema pasticcera e spolverate con zucchero a velo. 

Atri dolci tipici ericini sono i dolci di pasta reale e i mustazzoli che un tempo venivano preparati nel convento delle monache di clausura. Si tratta di biscotti dalla forma allungata piuttosto robusti e secchi che vanno intinti in un bicchiere di vino liquoroso (passito, malvasia, marsala). 

L’artigianato di Erice

Erice è famosa per i suoi tappeti dai colori sgargianti e dalle magnifiche geometrie, realizzati a mano con l’intreccio di ritagli di stoffe multicolori. Conosciutissime anche le eleganti e coloratissime ceramiche di Erice e i merletti realizzati a mano da artigiani del luogo.

Visita del centro storico di Trapani e cena tipica trapanese

Di ritorno da Erice, vi consigliamo di visitare il centro storico di Trapani e fermarvi qui anche per una tipica cena trapanese a base di pesce. Il centro storico di Trapani, soprattutto in estate, è un luogo molto frequentato dai giovani e non solo: qui potrete godervi una rilassante passeggiata lungo le mura della città o nei pressi del porto, lasciarvi affascinare da meravigliosi tramonti sul mare, fare un piacevole aperitivo in uno dei numerosi locali e cocktail bar aperti fino a tarda notte, scoprire le prelibatezze della cucina tipica trapanese e siciliana. 

Se vi trovate a trapani nel periodo di luglio potrete inoltre assistere ad uno dei tanti concerti organizzati dal Luglio Musicale Trapanese che tiene viva la tradizione del teatro e della musica operistica. Gli spettacoli si svolgono nel teatro all’aperto di Villa Margherita, un’occasione da non perdere per vivere la musica sotto le stelle. 


2° GIORNO

Visita alla riserva naturale dello Zingaro e a San vito lo Capo

Dedicate questo secondo giorno per scoprire le bellezze dalla riserva Naturale Orienta dello Zingaro per poi proseguire con la visita di San Vito Lo Capo.

Alcuni consigli prima di partire: fate una colazione energetica, indossate un cappellino e scarpe comode e portate con voi dell’acqua per idratarvi. Zaino in spalla e si parte!

Se avete voglia di addentrarvi nella natura incontaminata, fatta di rocce, calette da sogno, lunghe camminate tra sentieri circondati da ginestre, palme nane e timo selvatico, la riserva naturale dello Zingaro fa assolutamente per voi.

Con sette chilometri di natura incontaminata da San Vito Lo Capo a Castellammare del Golfo, la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro è una delle pochissime in Sicilia a non avere una strada litoranea, è quindi interamente percorribile a piedi.

Come arrivare alla Riserva Naturale Dello Zingaro da Trapani

La Riserva Naturale dello Zingaro dista circa 50 minuti di auto da Trapani. È possibile accedere nella riserva da due ingressi principali: quello Sud, situato un paio di chilometri dopo Scopello e quello Nord, posto a circa dodici chilometri da San Vito lo Capo. L’entrata più comoda per chi viene da Trapani è quello Nord: dovrete raggiungere San Vito Lo Capo e proseguire in direzione della Tonnara del Secco fino a raggiungere l’ingresso Nord della Riserva.

Per visitare l’intera area ci vogliono circa 4 ore, ma nessuna preoccupazione per chi non devesse farcela perché il paesaggio mozzafiato vi seguirà ad ogni passo: roccia, mare, pietra, calette verdi-blu e ciottoli bianchi si combinano tra di loro lungo sette chilometri di natura incontaminata.

Percorsi di Trekking nella riserva naturale dello Zingaro

La riserva accoglie ogni anno migliaia di turisti e amanti non solo del mare e dei fondali cristallini ma anche escursionisti e appassionati del trekking.

Per esperti escursionisti o per chi semplicemente volesse godere delle bellezze della natura, la Riserva dello Zingaro offre 3 percorsi più o meno difficoltosi: il sentiero costiero il più semplice da percorrere, il percorso di mezza costa di media difficoltà e il sentiero alto, il più impegnativo e consigliato agli esperti di trekking.

Tutti e tre i percorsi offrono dei contrasti di colore incantevoli: la roccia e l’acqua, la pietra bianca e il verde della palma nana. Sparse per tutta la Riserva troverete anche delle aree attrezzate in cui sostare. Vi consigliamo di fare delle piccole soste in alcune delle calette di passaggio per cercare refrigerio e fare un tuffo rigenerante nello splendido mare cristallino.

Le spiagge e le calette più belle della Riserva dello Zingaro 

Le calette dalla Riserva Naturale dello Zingaro sono in totale sette e si possono raggiungere soltanto a piedi o in barca nel caso della Cala del Varo. In tal caso può essere utile noleggiare un gommone o una barca.

La caletta più grande e più vicina all’ingresso Nord (lato San Vito Lo Capo) e quindi anche la più affollata è Tonnerella dell’Uzzo. La caletta si raggiunge dopo appena 700 mt di cammino ed è considerata da molti la più bella caletta della Riserva Naturale dello Zingaro. Vicino a questa caletta si trova il Museo delle attività marinare dove potrete scoprire come avveniva la pesca del tonno nelle antiche tonnare di Sicilia. 

A 2 km dall’ingresso Nord si trova invece la Cala dell’Uzzo: una piccola caletta di ghiaia bianca e mare verde smeraldo che offre un panorama mozzafiato. Nelle vicinanze della cala dell’Uzzo è possibile visitare il Museo della civiltà contadina. Proseguendo si raggiunge Cala Marinella, una caletta tanto piccola quanto affascinante per il suo aspetto selvaggio. L’acqua è limpidissima ed è molto apprezzata dagli amanti dello snorkeling.

A circa 3,8 km dagli ingressi Nord e Sud, si trova Cala Berretta, una piccola spiaggetta di gaia, e ad appena 400mt da questa si trova Cala Della Disa, formata da due piccole insenature divise da pareti di roccia molto alte che in certi orari creano piacevoli zone d’ombra.

A 2 km dall’ingresso Sud, ma raggiungibile solo dal mare, si trova Cala Del Varo ed infine Cala Capriera, raggiungibile più comodamente dall’ingresso sud. Grazie alla sua vicinanza all’ingresso è particolarmente adatta anche ai bambini. Vicinissimo il Museo naturalistico che merita un’attenta visita.

Orari di apertura Riserva Naturale dello Zingaro e informazioni utili

Orario estivo: tutti i giorni dalle ore 7.00 alle ore 19.30

Orario invernale: tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 16.00

Biglietti

Intero: 5 euro

Ridotto: ragazzi fino ai 14 anni, 3 euro

Speciale: (scolaresche, gruppi di allievi di corsi di formazione) 1 euro

Gratuito: (cittadini italiani di età superiore ai 65 anni, bambini di tutte le nazioni di età inferiore ai 10 anni, forze dell’ordine in servizio)

Non sono ammessi i cani o altri animali domestici.

Contatti:

Direzione Riserva Naturale Orientata dello Zingaro tel +39 0924.35108

Sito web: https://www.riservanaturalezingaro.com/


Visita a San vito Lo Capo: alla scoperta di una delle spiagge più belle d’Italia

Vista la vicinanza dalla Riserva Dello Zingaro, vi consigliamo di fare una sosta a San Vito Lo Capo, un piccolo paesino della provincia di Trapani in cui è impossibile non sentirsi subito in vacanza. 

La spiaggia di San Vito Lo Capo è una delle più famose dell’intera isola ed è conosciuta sia in Italia, sia all’estero per la sua sabbia bianca e l’acqua Cristallina. Se siete amanti del mare e del relax vi suggeriamo di trascorrere un’intera giornata a San Vito Lo Capo per godervela fino in fondo!

San Vito Lo capo è anche conosciuta per il Cous Cous Fest, un evento internazionale che si svolge ogni anno a fine settembre e che celebra il cous cous come piatto simbolo di pace, scambio ed integrazione culturale.

Esperienze

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